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Festival musicale Giovani e Giovanissimi in Concerto!

Ma che cosa è ICM?

Tra le disposizioni lasciate nel suo testamento e dalla Sig.ra Amelia Isacchi Samaja (fondatrice della Fondazione che porta il suo nome) vi è anche l’aiuto alle discipline artistiche e musicali.

Nel rispetto di tale volontà la Fondazione ha deciso di sostenere alcuni progetti musicali di gruppo: tali discipline sono particolarmente importanti in quanto trasmettono valori essenziali per sviluppare lo stare insieme in modo costruttivo e collettivo, cosa essenziale in una società come quella attuale che spinge alla disgregazione e all’individualismo.

Le attività musicali di gruppo, come orchestra e coro, favoriscono:

  • Il lavorare insieme per un fine comune svolgendo un’attività scelta dai partecipanti, non imposta e per loro gradevole;
  • L’autocoscienza di appartenere a un gruppo con la conseguente valorizzazione del lavoro di équipe;
  • Lo sforzo comune per raggiungere il risultato desiderato;
  • La disciplina;
  • Il rispetto del lavoro comune, con la conseguente accettazione degli altri anche nella diversità di carattere e di capacità e la creazione di un clima di aiuto vicendevole;
  • L’instaurazione di nuovi rapporti interpersonali e la nascita di amicizie.

La Fondazione Isacchi Samaja Onlus, nell’ambito di attività musicali, ha deciso di sostenere l’Associazione ICM – Insieme Con la Musica.

Questa Associazione è nata nel 2007 per volontà di docenti, genitori e allievi della Scuola Secondaria di primo grado Confalonieri di Milano al fine di dare una continuità alle attività musicali svolte dai ragazzi nell’orario scolastico.

Oggi ICM raccoglie nei suoi laboratori e corsi di musica circa 200 ragazzi dai 4 ai 20 anni.
Dal 2009 ICM ha avviato anche una sezione cori tra i quali, da quest’anno, vi è anche il “CORO SAMAJA” nato per volontà comune della Fondazione e di ICM per i bambini under 11.
ICM è stata riconosciuta dalla Regione Lombardia come associazione no-profit APS (a promozione sociale) e dal 2011 è stata riconosciuta come Nucleo del Sistema in quanto la propria attività risponde alle prerogative richieste dal Sistema: insegnamento collettivo (orchestra e coro) e accesso gratuito ai corsi per ragazzi di famiglie meno abbienti.
Concerti e incontri culturali contribuiscono a rendere l’Associazione ICM una realtà di aggregazione ben radicata nel territorio di Milano rappresentando un punto di riferimento per molte famiglie.
Tutte le attività di ICM sono patrocinate dal Municipio 5 di Milano.

 

Dal 2010 ICM è promotore e organizzatore del Festival Giovani & Giovanissimi in Concerto che riunisce orchestre e cori giovanili provenienti dalle Scuole e dalle Associazioni musicali operanti sul territorio di Milano, dell’hinterland e anche da altre regioni italiane.

La Fondazione Isacchi Samaja Onlus è orgogliosa di sostenere dal 2014 questo Festival.

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Ecco video e foto del concerto di Natale in Casa Jannacci!

Siamo così impegnati a fare le cose che a volte ci dimentichiamo di prenderci il tempo per raccontarle…
Quindi, scusandoci per il ritardo, ecco a voi il video del concerto di Natale in casa Jannacci, con il nostro Cor Unum e l’orchestra Pepita.

Credits Barile, Witness Journal

Pubblicato da Fondazione Isacchi Samaja ONLUS su lunedì 29 gennaio 2018

Clicca qui per vedere l’album su Facebook

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Natale in Casa Jannacci

La Fondazione Isacchi Samaja Onlus e l’Associazione Children in Crisis Italy Onlus presentano
una serata di musica e solidarietà con
Orchestra Giovanile Pepita e con la partecipazione del coro COR UNUM della Casa dell’Accoglienza Enzo Jannacci

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La notte dei senza fissi dimora

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Il concerto di ragazzi a San Vittore: una Pepita oltre la soglia del carcere

L’orchestra sociale di 47 giovanissimi musicisti, dai 9 ai 20 anni, guidata dal maestro De Lorenzi, ha incantato San Vittore. Standing ovation di un centinaio di detenuti
di Rossella Verga

 

Non ci sono sbarre per la musica, soprattutto se a suonarla sono ragazzi dai 9 ai 20 anni. Venerdì il portone di San Vittore si è spalancato davanti a 47 giovani musicisti dell’orchestra Pepita, nata sul modello ideato in Venezuela da José Antonio Abreu per «trasformare le diversità in speranza».

Nella «Rotonda», il cuore del carcere, i bambini e i ragazzi guidati dal maestro Paolo De Lorenzi si sono esibiti per oltre un’ora davanti a cento detenuti e hanno toccato il loro cuore. Shostakovich e Khachaturian, Strauss ma anche Ennio Morricone con «C’era una volta il west» che ha trascinato il pubblico oltre ogni aspettativa. Ma a travolgere è stata soprattutto la passione dei musicisti e del loro direttore artistico, al quale a un certo punto è persino sfuggita di mano la bacchetta.

Non poteva mancare la standing ovation, venerdì a San Vittore. Ma anche un saluto affettuoso per più piccoli che alla fine del concerto sono saliti nel palco improvvisato della «Rotonda», intimiditi davanti a uomini e donne di tutti i settori del carcere. Eccoli i piccini al centro degli applausi: Giovanni, Zeno, Joel e Giulia con il suo violoncello quasi più alto di lei. «Non sono professionisti ma lo diventeranno», dice sicuro un detenuto. «Grazie, grazie di cuore».

La Pepita milanese, cresciuta in nove anni numericamente e qualitativamente, ha offerto un repertorio classico ma anche un esempio. «Abbiamo accolto la proposta con entusiasmo — sottolinea la responsabile dell’area educativa, Silvana Di Mauro — La musica vuol dire rigore, metodo, disciplina ed è importante che entri qui. E poi è un linguaggio universale e a San Vittore ci sono tantissime etnie». «È un’emozione avere i bambini nella Rotonda — assicura la direttrice, Gloria Manzelli — La vostra presenza è una bella pagina per il carcere».

Ed è la presidente di Children in Crisis Italy onlus, Barbara Bianchi Bonomi, a ricordare il motore di Pepita. «La musica come aggregazione e contro il disagio — spiega — ma non è solo quello vissuto nelle periferie: può essere anche timidezza, solitudine, difficoltà a mettersi in gioco. L’Orchestra è un progetto sociale che parte dai ragazzi ma si allarga a tutti. Ecco perché i nostri concerti si tengono nei teatri famosi, ma anche nei centri di accoglienza e nelle case di riposo». «Questi giovani trasmettono la gioia», aggiunge Gianluigi Pezzera, il direttore didattico che ha visto nascere la Pepita e ha contribuito a farla brillare. In 9 anni sono stati più di 250 i ragazzi italiani e stranieri che hanno preso parte al progetto (gratuito), collegato a «El Sistema» fondato da Abreu e avviato in Italia da Claudio Abbado. Per trasformare «i sogni in realtà», sempre sull’impronta di Abreu, accanto a Children in Crisis ci sono l’associazione Song Onlus e la Fondazione Isacchi Samaja (in collaborazione della quale è stato organizzato il concerto in carcere), c’è Andrea Pereira che ha gettato le prime basi dell’orchestra e ci sono le donazioni di chi crede che la musica sia un regalo che tutti meritano.

 

SCOPRI DI PIU’ SULL’ORCHESTRA PEPITA

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